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Organismo di Vigilanza ex D.Lgs.231 e flussi informativi (parte 1)

I flussi informativi verso l’Organismo di Vigilanza costituiscono, nell’ambito di un efficace Modello Organizzativo, un elemento di fondamentale importanza. Lo dice La Giurisprudenza, lo dice la Dottrina, lo dice l’esperienza quasi ventennale di AD&D Consulting in materia di Organismi di Vigilanza ex D.lgs.231.

Tre i motivi principali per definire fondamentali i flussi informativi nell’ambito dei Modelli Organizzativi e dell’attività dell’Organismo di Vigilanza:

  • Garantiscono la continuità d’azione dell’Organismo di Vigilanza
  • Permettono all’Organismo di Vigilanza un’attività di verifica più mirata
  • Costituiscono un elemento per la solidità del Modello Organizzativo

Flussi informativi per la continuità d’azione dell’Organismo di Vigilanza

Spesso ci si chiede come l’Organismo di Vigilanza possa garantire la necessaria continuità d’azione, in qualità di organo le cui riunioni non hanno di norma una cadenza più che bimestrale/trimestrale.

Ebbene, un flusso informativo sistematico e cadenzato, nonchè in caso di eventi particolari, permette all’Organismo di Vigilanza di rimanere in ascolto ‘attivo’ e di vivere con continuità le dinamiche aziendali, anche quando i membri siano totalmente esterni.

Flussi informativi per un’attività mirata dell’Organismo di Vigilanza

Venire a conoscenza degli eventi rilevanti e sensibili dell’organizzaione attraverso un costante flusso informativo, permette all’Organismo di Vigilanza di pianificare verifiche più mirate, da affiancare a verifiche su logica campionaria

Flussi informativi per l’efficacia del Modello Organizzativo

I flussi informativi verso l’Organismo di Vigilanza hanno anche un’altra funzione, se ben progettati nell’ambito del Modello Organizzativo: possono costituire, di per sé, un protocollo di prevenzione.

Difatti in certi casi, laddove l’attività sia particolarmente a rischio o sensibile o dove, per scelta aziendale legata ad esigenze di flessibilità, non sia possibile od opportuno alzare troppo l’asticella con regole rigide, l’obbligo di un flusso informativo verso l’Organismo di Vigilanza diventa un protocollo di prevenzione, agendo come deterrente rispetto ad un’attività che – in quanto comunicata in specifico all’Organismo di Vigilanza – facilmente sarà messa sotto la sua lente di ingrandimento.

Delle difficoltà di implementare un efficace flusso informativo verso l’Organismo di Vigilanza parleremo nella seconda parte dell’articolo.

AUTORE

Consulente di organizzazione aziendale e sistemi di gestione dai primi anni ‘90, si occupa di Modelli Organizzativi ex D.Lgs.231 dal 2002. E’ presidente o membro permanente di Organismi di Vigilanza in numerose società, anche di rilevanza nazionale. E’ membro di numerosi Comitati Tecnici costituiti in seno alle principali Associazioni di Categoria e relatore a seminari e convegni di rilevanza nazionale.