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Il D.Lgs. 10 marzo 2023, n. 24 ed il Whistleblowing: quale impatto sulle imprese e sul Modello Organizzativo ex D.Lgs.231?

Il D.Lgs. 10 marzo 2023, n.24 ha finalmente recepito la Direttiva UE 2019/1937, che disciplina le segnalazioni di violazioni (whistleblowing) sia nel settore pubblico che in quello privato.

Evidenti i punti di contatto con quanto previsto dal Modello Organizzativo ex D.Lgs.231 e la Legge 179/2017, di cui abbiamo parlato in articoli precedenti.

Le novità introdotte dal D.Lgs. 10 marzo 2023, n. 24

La novità principale introdotta dal D.Lgs. 10 marzo 2023, n. 24 è l’estensione dei soggetti per i quali diventa obbligatorio istituire canali di segnalazione, anche interni, per la raccolta delle segnalazioni.

Se con la Legge 179/2017 l’obbligo era stato esteso a tutti i soggetti, senza più distinzione tra pubblici e provati, che avessero adottato un Modello Organizzativo ex D.Lgs.231, con il D.Lgs. 10 marzo 2023, n. 24 tale obbligo è esteso a tutti i soggetti giuridici, anche privati, con più di 50 dipendenti. Al di sotto di tale limite, rimane l’obbligo per tutti i soggetti pubblici ed i soggetti privati che abbiano adottato il Modello Organizzativo ex D.Lgs.231.

Altra novità rilevante è che le segnalazioni non riguardano più solo violazioni del Codice Etico e del Modello Organizzativo ex D.Lgs.231, ma potranno essere relative a qualunque ambito aziendale. E’ l’art. 2, comma 1 lettera a) che disciplina gli ambiti delle segnalazioni, ma, semplificando, si può dire che sono estesi a qualunque tematica.

D’altronde sempre di più sono i sistemi di gestione che prevedono canali di segnalazione (dal Sistema per la Responsabilità Sociale SA8000 al Sistema per la prevenzione della Corruzione ISO 37001 al Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231 stesso). Si va pertanto verso un uso sempre più diffuso di questi canali, che dovranno necessariamente confluire ed essere tra loro coerenti.

I canali interni di segnalazione secondo il D.Lgs. 10 marzo 2023, n. 24

Accanto ai canali esterni (ANAC per esempio), che però il segnalatore può utilizzare solo a determinate condizioni disciplinate dal D.Lgs. 10 marzo, n.24, sarà onere delle imprese istituire i previsti canali di segnalazione interna, affidandone la gestione a una persona o a un ufficio interno autonomo dedicato e con personale specificamente formato, ovvero a un soggetto esterno, anch’esso autonomo e con personale specificamente formato.

Le segnalazioni possono essere raccolte in forma scritta, anche con modalità informatiche nel qual caso vanno adottate misure di protezione dei dati fino alla crittografia, od in forma verbale, tramite linee telefoniche dedicate od incontri diretti.

Le imprese con meno di 250 dipendenti possono utilizzare, come canali di segnalazione interna e la loro gestione, risorse condivise e non appositamente dedicate.

In ogni caso, le imprese dovranno dare ampia diffusione delle modalità d’accesso al whistleblowing, anche tramite la pubblicazione sul sito internet aziendale delle procedure di accesso ai vari canali interni.

Le scadenze secondo il D.Lgs. 10 marzo 2023, n. 24

L’obbligo di istituire adeguati canali di segnalazione interna sarà operativo da:

  • 15 luglio 2023 per imprese da 250 dipendenti in su
  • 17 dicembre 2023 per imprese con meno di 250 dipendenti

Restano comunque invariate ed operative – ed integralmente confermate dal  D.Lgs. 10 marzo 2023, n. 24 – tutte le misure già previste dalla Legge 179/2017 in materia di tutela della riservatezza del segnalante e divieto di ritorsioni nei confronti del segnalante stesso, che sono molto estese ed anche esemplificate in modo esaustivo all’interno del D.Lgs. 10 marzo 2023, n.24.

Affidato ad ANAC il potere sanzionatorio, anche nei confronti dei soggetti privati (da 10.000 a 50.000 €), qualora accerti che non sono stati istituiti canali di segnalazione, che non sono state adottate procedure per l’effettuazione e la gestione delle segnalazioni ovvero che l’adozione di tali procedure non è conforme ai requisiti dettati dal D.Lgs. 10 marzo 2023, n. 24, nonché quando accerta che non è stata svolta l’attività di verifica e analisi delle segnalazioni ricevute.

AUTORE

Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti, si occupa di consulenza fiscale e societaria e Modelli Organizzativi ex D.Lgs. 231. È presidente o membro permanente di Organismi di Vigilanza in diverse società, anche di rilevanza nazionale. Si occupa altresì di consulenza in materia di privacy e GDPR.